sabato, gennaio 13, 2007

meno uno

La JTA informa che la Comunità ebraica ortodossa di Vienna ha pronunciato cherem contro Moishe Arye Friedman, il cittadino americano che ha partecipato al noto convegno di Teheran, dove ha dichiarato che è legittimo sollevare dubbi sulla Shoah e si è guadagnato una querela da associazioni di partigiani europei. Già in passato Friedman aveva cercato di appropriarsi degli arredi sacri di una sinagoga, che appartengono invece alla Comunità ebraica ortodossa di Vienna. Pur non essendo mai stato nominato rabbino, Friedman si presenta come rabbino capo della (inesistente) "Comunità ebraica di Vienna". Ai suoi fans, anche italiani, piace questa storiella, che permette di etichettare tutti gli altri ebrei come "Comunità sionista" - ma dove abbiamo già visto questo genere di distinzioni tra ebraismo e sionismo ?
Friedman non appartiene al gruppo dei Neture Karta ma, proprio come loro, infrange lo Shabbat per partecipare alle manifestazioni contro Israele. Lo si è visto omaggiare Arafat a Parigi. Tra le sue frequentazioni si segnalano i camerati italiani del campo antimperialista, che gongolano contenti di aver trovato un "ebreo vero", di quelli che accettano le persecuzioni senza reagire; estremisti di destra austriaci legati ad Joerg Haider, tra cui l'avvocato che ha difeso un sacerdote che diffondeva la leggenda dell'omicidio rituale e un parlamentare che ha espresso dubbi sulla realtà dello sterminio nazista.
Nel frattempo la petizione che chiedeva cherem contro i Neture Karta ha superato il migliaio di adesioni.

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