memorandum
C'è stato un periodo in cui litigavo volentieri con un tizio che credo appartenesse alla sinistra cattolica. Costui aveva un database sempre aggiornato sulle azioni criminali commesse dall'esercito israeliano che prontamente collegava a attitudini razziste di qualche altro israeliano. Anche se ovviamente si guardava ben dallo scrivere immondizia antisemita riconoscibile. Tipo che Israele è un paese razzista, che lo Stato ebraico è il nuovo Reich, che i palestinesi sono i nuovi ebrei, che l'ebraismo è una religione razzista e che gli ebrei sono una vendicativa tribù che non conosce il comandamento di amare il prossimo tuo. Si accontentava di alludere a queste porcate, così, tra le righe, quasi invitando gli ebrei presenti a smentirlo, che poi avrebbe riguadagnato fiducia nel genere umano e negli ebrei. Io ho continuato a discutere con lui fino a che non mi sono reso conto della malafede di questo personaggio, e ci ho messo un po' a capirla, questa malafede. La critiche ad Israele che lui portava non sembravano basate su pregiudizi teologici, ma su princìpi universali: il valore della vita umana, la giustizia, la tolleranza, la democrazia. Avevo insomma l'idea che se Israele avesse avuto un esercito diverso e una classe politica migliore, questo cattolico di sinistra si sarebbe trasformato in sionista. E come ogni israeliano, pure io desidererei una classe politica migliore. Ci ho messo un po' a capire che sul personaggio mi ero fatto delle illusioni (nella fattispecie, credo che il suo livore verso gli ebrei derivi dal fatto che poco sopporta un collega ebreo, che ho scoperto sarebbe una nostra conoscenza comune) e che avevo sprecato davvero troppo tempo con un bigotto molto banale. Giusto per evitare a qualcuno di voi lettori lo spreco di tempo e di energia che è capitato a me, vorrei provare a ricordarvi che qui, in Israele, nessuno festeggia un assassino. Samir Kuntar invece viene portato in trionfo in Libano, in queste ore, mentre il "moderato" Abu Mazen si congratula con lui. Se avete qualche fede in valori universali come dignità degli esseri umani e rispetto per i defunti provate a pensare a questa faccenda. Ci sarebbe anche da dire che Kuntar in carcere poteva ricevere visite ed è pure riuscito a laurearsi. I prigionieri di Hezbollah non hanno avuto di questa fortuna. E ora sono morti, anche se ci era stato detto che stavano bene. Da chi? Ma dalla Croce Rossa, organizzazione umanitaria ed espressione di valori universali: la stessa che poteva visitare Kuntar in galera e secondo cui pure a Terezin gli ebrei stavano benone. Però, che sfortuna che hanno gli ebrei, con queste organizzazioni umanitarie, vero?
4 commenti:
A:"anche se ci era stato detto che stavano bene. Da chi? Ma dalla Croce Rossa"
Andrea, hai qualche info maggiore su questo punto ? (La Croce Rossa aveva visto i prigionieri o si era fidara di un qualche terrorista ?)
ciao
Oggi ho letto da qualche parte che si sta creando in Israele un gruppo di persone che vorrebbero proporre che verso i prigionieri provenienti da paesi che non rispettano gli accordi di Ginevra, l'applicazione di tali accordi sia sospesa. Io credo che sia molto giusto. Niente visite, niente telefoni, niente posta, niente sapere in che prigione stanno. Ho subito mandato una email per sapere a chi mi devo rivolgere per aderire.
Ciao, shavua tov.
per Mauro
c'erano stati negoziati durante i quali inviati della CRI avevano garantito che i soldati erano vivi.
per Ariela
appena sai qualcosa di più scrivilo sul blog, voglio aderire anche io.
Concordo pienamente con quanto scritto da Ariela: non si tratta di una sopraffazione o di una forma di vendetta, ma di un trattamento di persone in cattività che deve essere necessariamente uguale per tutti. Quanto alla Croce Rossa e al suo "ruolo" mi viene da pensare ai lunghi decenni durante i quali quell'organismo umanitario si è rifiutato di riconoscere ed accettare il ruolo del Magen David Adom quasi che si trattasse di una sorta di organizzazione terroristica... mentre accettava il ruolo e la funzione delle varie Mezze Lune Rosse (o come si chiamano)!
Ciao e buona settimana.
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