martedì, novembre 28, 2006

once they were shepherds

Quello che vedete è un pastore, di quelli che curano le pecore. Poi ha studiato, fatto carriera ed è diventato un diplomatico, che di per sé è una bella success story. Attualmente è console a San Francisco, che non è esattamente una sede periferica, per la diplomazia di Israele. Un percorso di promozione sociale non indifferente per il figlio di una famniglia di pastori e perché Ismail Khaldi è un diplomatico israeliano, e per di più è anche beduino, cioé appartiene alla più antica minoranza del medio oriente, quelli che fregano tutti se si fa la gara a chi c'era prima un giochetto retorico che è la passione degli antisemiti e degli appassionati dello splatter di Al Jazeera - gustatevi qua le storie di pulizia etnica.
I beduini non godono esattamente di buona fama tra gli islamici -lo dice persino Wikipedia. Ma in Israele, per questo gruppo sociale discriminato in tutto il Medio Oriente, si aprono strade che, per dire, in Italia ad un Rom non si aprirebbero mai - e dire che i Rom sono in Abruzzo più o meno dal Quattrocento. Insomma, un'altra delle buone ragioni per essere sionisti.