mercoledì, gennaio 24, 2007

dicono di noi - bis


"Con dolorosa meraviglia a me è accaduto di notare di recente in uomini di molta levatura di un popolo atrocemente perseguitato e a cui favore e protezione si è schierata tutta la maggiore e migliore parte degli altri popoli della terra, non già solo la riluttanzaa vincere il loro millenario separatismo, stimolo alle deplorevoli persecuzioni, ma il proposito di rinsaldarlo, rinsaldando l'idea messianica, e contrapponendosi a tutti gli altri popoli: proposito al quale si accompagna una sorta di sentimento tragico, come di popolo destinato a fare olocausto di sé stesso".
Sembrano i deliri contro la lobby neocon e il perverso impiego della Kabbalah in politica ad opera dei malvagi allievi del tenebroso Leo Strauss. Invece è Benedetto Croce (in Nuove pagine sparse, Bari 1966, pp. 345-346) che scrive a proposito del sionismo.
Da cui apprendiamo fino a che livello l'intolleranza verso gli ebrei sia (stata) pervasiva nella cultura italiana, fino ai suoi massimi - e antifascisti- esponenti. Possiamo chiamarlo antisemitismo ?
E buona giornata della memoria a tutti.

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