si stava esagerando
Il Consiglio dei Ministri del Governo Bonomi discusse il 4 aprile 1945 le disposizioni per la reintegrazione dei cittadini colpiti dai provvedimenti razziali. Discutendo il caso di una azienda i cui proprietari erano ebrei e chiedevano di ritornarne in possesso, Antonio Pesenti, ministro delle finanze, sbottò: "ormai si sta esagerando con i provvedimenti a favore degli ebrei" (verbali del Consiglio dei Ministri, IV Governo Bonomi, 12-dicembre 1944-21 giugno 1945, Roma 1995, p. 530). Ripeto, siamo nell'aprile 1945.
Contrariamente ad alcuni amici (e conoscenti) incontrati su Usenet, a me corre un certo brivido lungo la schiena quando leggo che un ministro italiano nel 1945 ritiene che si stia "esagerando con le previdenze a favore degli ebrei". Pure se questo ministro è comunista e, per questo, sicuramente antifascista - secondo Paolo Spriano, il nome di Pesenti "noto a tutto l'antifascismo italiano come uno dei più simbolici" (P. S., Storia del Partito comunista italiano, vol. 7, Einaudi, Torino, 1975, pag. 149).
Ma ciò che raggela di più il silenzio in proposito di chi ritiene che a parlare di queste pagine poco gloriose della sinistra ci si "auto-umilia". Nientemeno.
Contrariamente ad alcuni amici (e conoscenti) incontrati su Usenet, a me corre un certo brivido lungo la schiena quando leggo che un ministro italiano nel 1945 ritiene che si stia "esagerando con le previdenze a favore degli ebrei". Pure se questo ministro è comunista e, per questo, sicuramente antifascista - secondo Paolo Spriano, il nome di Pesenti "noto a tutto l'antifascismo italiano come uno dei più simbolici" (P. S., Storia del Partito comunista italiano, vol. 7, Einaudi, Torino, 1975, pag. 149).
Ma ciò che raggela di più il silenzio in proposito di chi ritiene che a parlare di queste pagine poco gloriose della sinistra ci si "auto-umilia". Nientemeno.
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