giovedì, marzo 22, 2007

cosa ci ricorda?

Il Sandak è colui che tiene in braccio il piccolo ebreo mentre viene effettuata la circoncisione. Fino al 1200, nelle comunità ashkenazite, accadeva con una certa frequenza che questo importante ruolo fosse svolto da donne. E' il Maharam di Rotenberg - Rabbi Meir ben Rabbi Baruch (1215-1293)- a proibire alle donne di partecipare al rito.
E' interessante ricostruire le sue motivazioni. Dal momento che le milot si effettuavano ormai in sinagoga, vi era per il Maharam l'esigenza di salvaguardare la divisione tra i sessi. Lo si apprende da un contributo di Shira Schmidt, dedicato al tema della separazione tra uomini e donne. Che in questi giorni è un argomento piuttosto spinoso: per non perdere il mercato haredi, la Egged ha istituito corse di autobus in cui i passeggeri maschi sono separati dalle donne. E indovina un po' chi prende i posti più comodi.
Significativamente il Maharam di Rotemberg è noto per il cherem contro chi danza assieme a una donna (e contro le donne che danzano con uomini), che è ancora osservato nelle comunità hassidiche. Mi suscita davvero disagio quando sento che la milah viene effettuata non in ospedale, ma in una sinagoga con tanto di mechitza. So che viene chiamato in causa un ordine di valori. E mi chiedo: nel momento in cui, diciamo così, un maschietto diventa più ebreo -in maniera definitiva, voglio dire- è necessario proclamare che secondo la tradizione ebraica insegna che le donne devono stare al loro posto, subordinato ai mariti? Sinceramente, non mi sembra questo l'insegnamento che viene dalla nostra tradizione e nemmeno è un fondamento della civiltà ebraica.

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