mercoledì, maggio 09, 2007

cattive compagnie

Nell'imminenza del Dies Familiae proclamato dai cattolici, il rabbino Riccardo Di Segni - attento ai rischi di assimilazione - ha pensato bene di spiegare che gli ebrei italiani hanno il dovere religioso di opporsi al riconoscimento giuridico dei diritti a persone conviventi dello stesso sesso.
Secondo Di Segni i DICO equivalgono a incoraggiare idolatria, omicidio ed incesto, anche se questa affermazione può sembrare "poco politically correct secondo la sensibilità attuale".
La quale sensibilità attuale minaccia, sempre secondo Di Segni, l'intera società ebraica italiana, perché le nostre famiglie ne hanno fatto propri i modelli di organizzazione. Si fanno meno figli, ci ci sposa tardi, crescono matrimoni misti e convivenze, insomma: un ciclone demografico, un disastro - ammesso a chiare lettere, a cui Di Segni propone di rimediare facendo propria la difesa della famiglia tradizionale. Quella, per intenderci, dei tempi in cui le donne non lavoravano fuori casa, in cui la polizia non ficcava il naso alla ricerca di prove di stupro o di incesto, e i figli omosessuali venivano cacciati di casa. A dire il vero questa è un'usanza che non sembra così estranea alla sensibilità attuale: se persino a San Francisco, è omosessuale quasi il 40% degli homeless (vedi qui), chissà che succede altrove.
Ma cosa chiede Di Segni (ripeto: nell'imminenza del cattolicissimo Dies Familiae)? Politiche per la famiglia dice lui. In questo periodo è una formuletta di moda: pochi infatti chiedono politiche per la prevenzione dei suicidi dei teen agers sfottuti da coetanei che li definiscono froci. Nella sensibilità attuale deve essere una questione di cui si occupa la famiglia. Non si capisce in che modo questa difesa della famiglia tradizionale (leggi: cattolica) dovrebbe frenare il ciclone demografico, i cui effetti già si vedono nelle comunità italiane, la cui consistenza numerica è ridotta ormai del 45% rispetto a trent'anni fa - a medio termine, dice il rabbino, analoghi effetti sono previsti anche a Roma.
Gli ortodossi propongono di affrontare la crisi in questo modo: creare un nucleo di famiglie di osservanti duri, puri ed integrali, cui affidare la sopravvivenza religiosa della comunità e il futuro demografico. Stando a quel che succede a Torino, dove il modello è stato presentato con nettezza dal rabbino, non sembra che questa soluzione sia così popolare. Insomma, non si vedono i vantaggi che la difesa della famiglia cattolica dovrebbe arrecare all'Ebraismo italiano.
Ma io non vedo nemmeno le ragioni. Per noi ebrei il matrimonio è un contratto tra due sopggetti e può essere sciolto. Per i cattolici la famiglia si fonda sul matrimonio, che è un sacramento indissolubile, infatti in Italia i tempi delle separazioni sono massacranti e tutta la giurisprudenza è pensata per costringere i separandi a rimanere sotto lo stesso tetto fino alla maggiore età dei figli. Probabilmente nella testa del legislatore vedere papà e mamma che dormono separati rafforza il benessere psicologico degli adolescenti, cioé li convince a scopare di meno. Il che dubito sia un valore ebraico.
Mentre invece sono sicuro che l'Ebraismo insegna che ogni essere umano è creato be-tzel Elohim, ad immagine di Dio. Forse Dio non esiste, certo in ognuno di noi, etero o omosessuali, c'è una scintilla che chiede dignità e rispetto. E quindi è difficile dubitare del carattere ebraico di ogni richiesta di allargamento di diritti. Invece no: Di Segni, e con lui gran parte degli ortodossi attuali, sembrano convinti che Dio è andato in esilio quando è iniziata l'Emancipazione. Ma nel resto del mondo ebraico le cose stanno in maniera diversa.
In Israele sono sempre validi i matrimoni celebrati all'estero, anche tra persone dello stesso sesso. Questa è la posizione maggioritaria nella Diaspora: Judaism, for the most part, seems to view the traditional prohibitions against homosexuality as mores from a bygone age, mores now replaced with clearer understandings.
Dove sta andando, invece, l'Ebraismo italiano?

2 commenti:

JimMomo ha detto...

Bel post!

Sole ha detto...

Scusa se arrivo un po' in ritardo sulla notizia con questo mio commento, ma mi è venuto in mente solo ora di aver salvato tra i "preferiti" di youtube questo video, che trovo veramente carino: http://www.youtube.com/watch?v=sX6mWaBKzBY

Come dire: noi italiani siamo trooooppo indietro!!