giovedì, maggio 03, 2007

nice try

Engage segnala un opuscoletto per contrastare le tendenze antisemite nella sinistra che in Italia si chiama antagonista. A mio modesto avviso dalla sinistra che si definisce riformista c'è poco da aspettarsi: sono impegnati a costruire il loro compromesso storico bonsai (laddove la laicità dello Stato non è una priorità) e fanno prove di politica mediterranea. Tipo quando l'ineffabile D'Alema ha spiegato che gli ebrei italiani possono essere utili all'Italia se e solo se si dividono - per seguire lui. I nostri riformisti volano troppo alto per preoccuparsi dei giudeucci. Chiunque ci abbia a vuto a che fare ne conosce la spocchia con la quale rivendicano di essere sempre stati dalla parte giusta, pure quando dal loro Partito si lamentava l'eccesso di provvigioni in favore degli ebrei (per usare il linguaggio dell'epoca: anni 40 del XX secolo).
Nella sinistra che si definisce antagonista ho personalmente trovato molta più voglia di rimettere in discussione i presupposti teorici, di arricchirli anche ammettendone i fallimenti. Spesso ho percepito un genuino desiderio di conoscere: ci sarà probabilmente da ringraziare i riformisti di cui sopra se i programmi della scuola dell'obbligo permettono di dipingere Israele come l'avanposto dell'imperialismo USA e gli italiani brava gente, soprattutto se cattolici, estranea al razzismo antisemita - che quello dell'URSS era antisionismo, sia chiaro.
In ogni caso, quello segnalato da Engage è un buon lavoro. L'autrice è April Rosenblum il pamphlet si intitola: The Past didn't go anywhere. Io lo linko, magari a qualcuno verrà voglia di tradurlo.

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