venerdì, giugno 01, 2007

farla stare al suo posto

La signora nella foto è rabbi Gesa Shira Ederberg, che questa settimana inizierà a lavorare come rabbina della sinagoga Masorti di Berlino (B'rukha haBaa!). La JTA informa che il rabbino capo ortodosso berlinese, Yitzchak Ehrenberg, che è anche presidente dell'Assemblea rabbinica di Germania, non ha preso benissimo la faccenda. Ha scritto a tutto il consiglio della Comunità ebraica di Berlino, dicendosi turbato perché la signora si era permessa di chiamarlo collega, il che lo disonora e lo offende profondamente. Ricordando che la rabbina nemmeno sarebbe ebrea -si vede che in Germania adesso va di moda ricordare ai convertiti la loro provenienza- conclude la lettera invitando il presidente della Comunità "to show that woman her place".
Rabbi Ederberg ha risposto che il rabbino ortodosso ha tutto il diritto di vedere le cose a modo suo. Un consigliere della comunità ha aggiunto che questo non implica il diritto di imporre a tutto l'Ebraismo berlinese i canoni e le regole che in Germania (e nel mondo) sono osservati solo da una minoranza di ebrei. Io la penso come rav Walter Rotschild, rabbino (liberale) capo della regione Schleswig-Holstein: se a Ehrenberg dà fastidio essere collega di una donna, perché non si ritira?
In Italia mi è capitato di fronteggiare ottusità simili. Gli stessi che obiettavano alle donne rabbino sono quelli che considerano i DICO un'attentato alla civiltà occidentale; o quelli che ritengono che non sia il caso di litigare troppo con i DICO-fobici, perché è importante mantenere lo "spirito di unità" ed i progressi che porta (quali, non si capisce). Poi c'erano quelli che non erano ebrei, non volevano nemmeno diventarlo, ma "americanate" come le donne rabbino sembravano loro davvero intollerabili. Io invece sono a favore delle donne. Some of my best friends are women, infatti.
Davvero non vedo per quale ragione dovrei condividere uno "spirito di unità" con un rabbino che vuole rimettere le proprie colleghe "al loro posto". Le signore che conosco occupano magnificamente i loro posti di rabbine, studentesse, presidenti e vicepresidenti di comunità.

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