mercoledì, febbraio 06, 2008

nuove preghiere

Io credo che ognuno abbia il diritto di pregare per quel che più gli piace. Apprezzo certamente che per la liturgia cattolica noi ebrei non siamo più perfidi. La decisione di Benedetto XVI mi pare persino politicamente accorta: volete la Messa in latino? D'accordo, ma il testo lo decido io e dovete chiedere il permesso (banale, ma efficace, misura di centralizzazione).
Detto questo, non mi pare il caso di festeggiare. Il vero problema nelle relazioni con i cattolici è che secondo molti, troppi cattolici, noi ebrei siamo il popolo dell'Antico Testamento. Vale a dire inspiegabilmente affezionati a alcune barbare ed arcaiche leggi che la legge dell'amore ha poi cancellato. Non si tratta solo di ignoranza - in questa rappresentazione, il vuoto del Nuovo Testamento viene riempito dalle qualità carnali degli ebrei, dalla loro avidità, sete di potere, brama di rivalsa. Saremmo cioé cattivi e materiali, manchiamo di spiritualità perché non abbiamo imparato la lezione - che sarebbe Ama il prossimo tuo come te stesso, che poi è qualcosa che abbiamo soprattutto noi (nel Levitico 19:18). Credo che il migliore impegno contro l'antisemitismo debba passare attraverso lo studio e la conoscenza dei testi ebraici (Mishna e Talmud, innanzitutto): che vengono insegnati nei seminari, ma probabilmente non basta.

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