domenica, aprile 27, 2008

il fuoco santo

Il Sabato prima della Pasqua ortodossa (che quest'anno è oggi) si svolge alla basilica del Sepolcro una cerimonia, diciamo, suggestiva. La ressa di pellegrini cristiani ortodossi (armeni, copti, siriaci, russi e soprattutto greci) è impressionante, e ieri la Città Vecchia era chiusa al traffico fin dall'alba.
In parole povere, e per chi ci crede, si tratta di un miracolo che accade tutti gli anni. Da diciassette secoli almeno. E se pensate che il sangue di San Gennaro e le piaghe di padre Pio siano dei miracoli veri, vuol dire che non avete mai visto il miracolo del fuoco. Come la stagrande maggioranza degli italiani, io non ne avevo mai sentito parlare, a parte alcune pagine all'inizio di un libro di Elias Canetti, che poi però prende tutta un'altra piega. In Italia di questa ceriminia non si sa nulla, nonostante sia trasmessa in mondovisione - stiamo parlando di un miracolo che non succede se ci sono dei cattolici nei paraggi, tipo all'epoca delle Crociate, perché a quanto pare il Dio dei cristiani ortodossi è molto incazzato con i cattolici, e mi sa che queste sono notizia che né la RAI né Berlusconi vogliono farvi sapere (ma ve la dico io. pronti? ecco qua: a Gerusalemme cattolico non è sinonimo di cristiano)
Seguendo un rituale che sembra copiato da quello di Kippur quando c'era il Tempio, il patriarca ortodosso entra in una cappella della Basilica del Sepolcro e ne esce con un candele accese di un fuoco che per i primi trenta minuti non brucia. E difatti la gente si passa le candele sul viso e persino sulla barba per ricevere questa benedizione del fuoco. Qui la similitudine sembra piuttosto con Hannukkah, cioé il centro della celebrazione è la luce. Che la luce venga dal luogo in cui, secondo la tradizione cristiana ortodossa (e cattolica) è morto Gesù, mi sembra una cosa molto significativa, dal punto di vista simbolico.
La pagina di wikipedia sull'argomento è fatta abbastanza bene, eccola qui, e buona lettura. Qui sotto vi metto un video della cerimonia di qualche anno fa. E qui qualche spiegazione in italiano. I lettori cristiani ortodossi, se ci sono, mi permetteranno di essere scettico. Dopotutto se non ci fossero più ebrei al mondo non ci sarebbero le famose auotirtà mediche e giuridiche indipendenti che vanno a controllare che il trucco non ci sia, di modo che poi gli ortodossi possono fare cicca cicca ai cattolici che un tempo li accusavano di barare ("se persino gli ebrei non sono riusciti a trovare tracce di imbroglio, vuol dire che il miracolo c'è, mica come voi cattolici che fate controllare la Sindone solo dai vostri"). E poi è grazie allo Stato ebraico che questa cerimonia si svolge, se non proprio in maniera ordinata, perlomeno senza incidenti.
Infatti ho visto all'opera, a dirigere il traffico, anche poliziotti con kippà, cioé religiosi che di sabato sono esentati dal lavoro, ma che evidentemente erano stati precettati. E stiamo parlando di una cerimonia durante la quale i cristiani gridano al cielo "siamo cristiani e lo saremo sempre!" in ricordo delle persecuzioni islamiche che hanno dovuto subire in questa città. E sempre a proposito di incidenti, pare che greci ed armeni siano ai ferri corti là, dalle parti del Sepolcro e che mentre si avvicina la data della cerimonia capita che vola qualche schiaffone. Perché l'accordo è che se il patriarca greco ortodosso non riesce a fare accendere le candele, allora perde il diritto di entrare nella cappellina tutto solo e il diritto passa agli armeni. Il cui patriarca, come potete vedere nel video, se ne sta appena fuori dalla cappellina, ansioso da qualche secolo di subentrare e di sbugiardare il, diciamo, collega. E poco distante dall'armeno, pronto a sostituirlo in caso nemmeno lui riesca ad ottenere da accendere, ci sta il patriarca siriaco, e dietro ancora quello copto ecc. ecc. Probabilmente nelle settimane che precedono la Pasqua ortodossa nell basilica del Sepolcro ci sarà qualcuno che pensa (e magari dice) Quest'anno le candele ve le infiliamo nel.... Quest'anno poi la cosa era particolarmente sentita perché la Pasqua ortodossa coincideva con l'anniversario del genocidio degli armeni ed il quartiere armeno della Città Vecchia era tappezzato di manifesti che in qualche modo legavano le due ricorrenze.
Io ovviamente avevo altro da fare, ma secondo molte testimonianze c'è veramente tutto questo casino. Googolate un po'. Se vi interessano i video provate a cercare questa roba Ἃγιον Φῶς, che è il nome greco. Fuoco santo: altro che padre Pio.


Nessun commento: