appartenenze due
Sono cresciuto con l'idea che ci fosse un qualche apparentamento tra aspettativa messianica e socialismo, o tra gli ideali del movimento operaio e i valori dell'Ebraismo. O forse tra essere ebrei e la difesa dei più deboli. Beh, in questo Stato gli ebrei non sono più tanto deboli, e qui per gli antisemiti sta il problema. Per me, no. Per questo mi suona ridicolo, datato, chi collega la lotta all'antisemitismo a qualche generica lotta nel nome di qualcosa di altro. Per me la lotta contro l'antisemitismo significa difesa, non promessa di un mondo migliore conforme agli ideali internazionalisti, come sognava Rosa Luxemburg, qualche anno prima di venire uccisa perché ebrea. E lo so che a chi non è ebreo le sue parole sembrano nobili, molto più nobili di quelle di Jabotinsky a cui le ho accostate qualche giorno fa, nel post che mi ha attirato una quantità di insulti da record.
Sono stato tentato dall'approvarne qualcuno, di quegli insulti, tanto erano stupidi. I più divertenti mi segnalavano che in quel modo facevo vincere Berlusconi, ovvero la Nirenstein, e che i fascisti, tornati al governo, avrebbero perseguitato tutte le minoranze (ebrei inclusi, ovviamente) - sensazionale che i lettori non si siano accorti che tra l'epoca di Rosa Luxemburg e quella di Vladimir Jabotinsly c'è stata di mezzo la Shoah, che nel mio post era rappresentata dai cancelli di Auschwitz - un dettaglio che sembra sfuggire agli antifascisti antisionisti miltantisti. Per dire quanto glie ne importa della difesa degli ebrei in carne ed ossa.
La Luxemburg sembra più nobile perché nel suo modello di ebraismo non ci sono responsabilità politiche. Perché corrisponde all'ebreo debole, che si compiace di rimanere tale. E più penso alla sua sterilità, più mi sento vicino a un sionismo più minimale, lontano da progetti di palingenesi universale. Forse meno messianico, ma la Torah non sta al di là degli oceani e dei cieli.
Sono stato tentato dall'approvarne qualcuno, di quegli insulti, tanto erano stupidi. I più divertenti mi segnalavano che in quel modo facevo vincere Berlusconi, ovvero la Nirenstein, e che i fascisti, tornati al governo, avrebbero perseguitato tutte le minoranze (ebrei inclusi, ovviamente) - sensazionale che i lettori non si siano accorti che tra l'epoca di Rosa Luxemburg e quella di Vladimir Jabotinsly c'è stata di mezzo la Shoah, che nel mio post era rappresentata dai cancelli di Auschwitz - un dettaglio che sembra sfuggire agli antifascisti antisionisti miltantisti. Per dire quanto glie ne importa della difesa degli ebrei in carne ed ossa.
La Luxemburg sembra più nobile perché nel suo modello di ebraismo non ci sono responsabilità politiche. Perché corrisponde all'ebreo debole, che si compiace di rimanere tale. E più penso alla sua sterilità, più mi sento vicino a un sionismo più minimale, lontano da progetti di palingenesi universale. Forse meno messianico, ma la Torah non sta al di là degli oceani e dei cieli.
E insomma, pigliatevi questa citazione: No one yet knows what awaits the Jews in the twenty-first century, but we must make every effort to ensure that it is better than what befell them in the twentieth, the century of the Holocaust. Lo ha detto Bibi Netaniahu, sì, lui.
E io sono d'accordo.
1 commento:
ciao...funziona????
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